Laureati e docenti Stem in calo, troppi umanisti: la tendenza è europea e non solo. L’impatto su scuola e formazione

Gli studenti europei, in ambiente accademico ed universitario, sembrano preferire discipline umanistiche, manageriali ed economiche piuttosto che dilettarsi in ingegneria, matematica, fisica, chimica, biologia ed altre discipline tecnico-scientifiche finalizzate all’insegnamento con l’ottenimento dei relativi crediti formativi. Ciò sta causando, non solo in Europa ma anche in Asia, una generale crisi nella formazione scolastica ed uno squilibrio delle retoriche assuntive e di arruolamento: troppi umanisti, pochi docenti STEM.
A testimonianza di ciò sono l’indice di vetustà dei docenti (quelli in servizio sono in età avanzata), i risultati delle prove di valutazione intermedia (vedasi il caso INVALSI, ove una buona parte degli studenti non ha raggiunto le competenze di base in matematica ed altre discipline STEM) e le generalizzate difficoltà degli studenti in queste discipline.
Il caso europeo ed asiatico: convergenze e divergenze
In Europa, oltre alla carenza di energia e commodities, mancano lavoratori specializzati nell’industria e a scuola.
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