La scuola è incompresa, anche da molti politici: piace a pochi, soprattutto alle vittime degli abusi di potere coperti dall’ignoranza
In generale, la scuola è poco amata, non piace neanche a molti politici, sia perché richiede un impegno quotidiano, sia perché implica anche una valutazione e un giudizio.
Alcuni individui, soprattutto minori, detestano la scuola, e, infantilmente, trasferiscono l’odio della scuola sui docenti, almeno su quelli seri, professionali, laboriosi e scrupolosi, come se fossero i colpevoli dell’esistenza della scuola, ossia, come se la scuola fosse rappresentata dagli stessi docenti, seppure sia un’istituzione grande articolata in una gerarchia di livelli che funziona come un grande ingranaggio: quindi, un elemento del sistema si inceppa può avere conseguenze per tutti.
Christian
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