Pedagogia cooperativa: l’importanza di alternare attività individualizzate e attività collettive per una scuola del “fare”
In questi giorni si sente molto parlare di apprendimento personalizzato a scuola, elemento su cui da tempo batte il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara. Ma cosa ne è nell’apprendimento in collettività? Quanto è importante imparare a cooperare con i propri pari? VAI AL CORSO
Ha scritto Freinet: “Nessuno, il ragazzo non più dell’adulto, ama essere comandato d’autorità”. Freinet si riferisce all’autorità autoritaria, non alla legittima autorità di garanzia che tutela le leggi fondative della convivenza (divieto della violenza, ecc). Autoritario è non solo imporre regole che possono essere discusse insieme, ma anche presentarsi come detentori di una sapere precostituito (la materia come “sapere proposizionale”, secondo la bella espressione Jean Pierre Astolfi) invece di porsi nell’ottica della ricerca e della problematizzazione.
Per questo, nella pedagogia Freinet, all’autorità imposta dall’alto si sostituisce la disciplina cooperativa. Nella classe cooperativa la disciplina è rappresentata dall’ordine e dall’equilibrio
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