Autonomia differenziata: un disegno di legge irricevibile e un ministro che tira la pietra e poi nasconde la mano
L’autonomia differenziata torna nell’attualità mediatica e sempre provvisoria per il disegno di legge licenziato dal Consiglio dei Ministri che non ha nessuna possibilità di essere implementato e discusso a breve dal Parlamento soltanto dopo una serie di passaggi inevitabili con le Regioni ma anche una serie di pareri costituzionali, un corredo di stanziamenti finanziari enormi che, oltre quanto formalmente scritto sulle prestazioni essenziali uguali in tutto il Paese, dovranno rendere effettivo questo principio.
Il punto è quello che intende soprattutto la Lega Nord e non solo, sulla spesa storica e quei livelli essenziali che riguardano soprattutto sanità, scuola, trasporti, infrastrutture, stipendi. Il disegno di legge Calderoli è irricevibile e ha tutta l’aria, vista l’accelerazione del governo, di uno spot elettorale per la Lombardia dove si ripresenta il leghista Fontana. La Meloni e il suo partito di maggioranza relativa rischia molto per la sua presunta visione nazionale del Paese