La preside di Scampia: “Qui non bocciamo”
Se tutti i dirigenti delle scuole d’Italia fossero come la preside dell’Istituto comprensivo “Alpi Levi” di Scampia, come la dirigente scolastica Rosalba Rotondo, con certezza il futuro di tanti ragazzi potrebbe prender vie diverse.
Oltre a gestire un istituto dislocato in otto plessi, con 1300 alunni, divisi tra scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di I grado, il contesto nel quale si raccolgono gli alunni, provenienti “dai parchi, dalle vele, dai caseggiati intorno, alunni rom, ucraini, tutti seguiti per valorizzare il talento”, non sono certamente allettanti.
Questa preside, ribattezzata “preside coraggio”, racconta il Corriere della Sera, ha portato avanti decine di sperimentazioni per tenere insieme i ragazzi, per abbassare la dispersione, per dare una speranza a tutti di riscatto e opportunità di assicurarsi un lavoro e un futuro.
Ma non solo, e su questo punto occorrerebbe una riflessione approfondita un po’ in tutte le scuole, persino con i
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