Con la nuova versione del decreto Milleproroghe arriva l’atteso corso-concorsi per i candidati che nel 2017 hanno partecipato alla “pasticciata” selezione per diventare dirigenti scolastici: l’emendamento – 5.20 (Fdi) e analogo 5.21 (Lega) – è stato approvato in commissione al Senato.
Si profila l’emanazione di un decreto ministeriale, entro 60 giorni dall’entrata in vigore della legge di conversione del ‘Milleproroghe’, che avvierà la procedura consistente in un corso di formazione da 120 ore con selezione e prova finale. L’accesso sarà riservato ai docenti che hanno svolto almeno la prova scritta del concorso e a condizione che, alla data di entrata in vigore della legge di conversione del decreto abbiano proposto ricorso entro i termini di legge e abbiano pendente un contenzioso giurisdizionale per mancato superamento della prova scritta o abbiano superato la prova scritta e la prova orale dopo essere stati ammessi a seguito di un provvedimento giurisdizionale cautelare, o ancora abbiano proposto ricorso entro i termini di legge e abbiano pendente un contenzioso giurisdizionale per mancato superamento del colloquio.
Il sindacato ritiene positivo il via libera al nuovo corso-concorso per contenziosi pendenti all’ultima procedura per dirigente scolastico. Ma si rammarica per il parere contrario del Ministero dell’Economia su quello (il 5.26) per la conferma dei ruoli del personale assunto con riserva, a seguito di provvedimenti giurisdizionali. “Come sindacato – dice Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief e Udir – avevamo suggerito entrambi gli emendamenti durante l’audizione di qualche giorno fa a Palazzo Madama. Si tratta ora di attuare per questo personale docente, nel prossimo Decreto PNRR, in maniera analoga gli stessi criteri utilizzati per i dirigenti scolastici, inserendo chi ha superato l’anno di prova, ancorché con riserva, nel percorso universitario concorsuale di accompagnamento al ruolo”.
Attualmente, si stima che siano più di 500 i candidati che si siederanno per svolgere una prova scritta a risposta chiusa o una prova orale. I vincitori saranno assunti in coda alle attuali graduatorie vigenti che sono state riaperte a tutti gli idonei grazie a un emendamento chiesto e ottenuto da Udir. Nel frattempo, le sedi di presidenza saranno sempre più assottigliate rispetto al recente dimensionamento approvato con l’ultima Legge di Bilancio che prevede la riduzione di una sede di presidenza su sette entro i prossimi dieci anni, per via della denatalità e in attuazione del PNRR.
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