Effetti didattici e sociali della digitalizzazione
Tra gli assi del programma del governo Meloni c’è un ulteriore rafforzamento della digitalizzazione dell’insegnamento. La destra prosegue il piano di innovazione digitale del governo Draghi con un finanziamento di due miliardi per la creazione di centomila aule e centinaia di laboratori nelle scuole di ogni ordine e grado. Ma l’introduzione del digitale non offre strumenti utilizzabili liberamente dall’insegnante, bensì punta ad una sua mutazione “antropologica”, già prevista nel Piano scuola dell’ex ministro Bianchi del 2020, che prevedeva il subappalto al Terzo settore di una fetta consistente dell’istruzione e la trasformazione dei docenti in facilitatori al servizio delle piattaforme digitali. Si perseguiva la destrutturazione del percorso pedagogico con una serie di “innovazioni”: Blended Learning, didattica in presenza e a distanza; Flipped Classroom (classe “rovesciata”), sostituendo le lezioni in presenza con contenuti multimediali e autonoma preparazione a casa dello studente); articolazione modulare della didattica, sovvertendo la sequenzialità del
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