Dalla parte delle insegnanti e delle dirigenti scolastiche
Buongiorno,
ho analizzato attentamente l’articolo in cui la dirigente scolastica Onofri definisce la classe dirigente “dominante, corporativa e maschilista”.
Mi chiarisca il concetto; se per classe dirigente dominante intende la vecchia figura del “direttore” che “domina” sul corpo docente, penso che al giorno d’oggi ciò non possa più sussistere in modo così predominante.
Entrambi, dirigenti e insegnanti conosco bene i loro diritti e doveri.
Se per maschilista intende una professione di predominio maschile anche questa affermazione non mi sembra così vera.
Mi guardo intorno e vedo che nelle scuole sempre più donne ricoprono il ruolo non facile di dirigente, mostrando capacità ed altro… ben più sviluppate degli uomini.
Lei stessa ha questo ruolo e mi dica, non penso abbia dovuto sgomitare per surclassare i maschietti, sarà arrivata per merito e competenza. Quindi strada libera per tutti, niente favoritismi di genere.
Altra cosa, lei ha definito il lavoro
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