ChatGPT, la potenza del negativo
ChatGPT, la potenza del negativo
di Gabriele Boselli
Le prime produzioni dell’ A.I. sono presentate dai media e percepite da molti come fossero strumenti di produzione alieni, comunque destinati a generare cambiamenti drammatici del pensare e dell’esistere. Possono apparire come agenti del nulla ma: ”il nulla non è distinto dall’essere, non è altro da esso, bensì il medesimo (Heidegger, 2020 p. 35). E il negativo è “l’Io che pone il non-io”, un’evoluzione dell’umano.
Come ormai tutti sanno, l’evoluzione dell’intelligenza artificiale sta apprestandosi a modificare non solo la dottrina della scienza e della tecnologia ma anche l’insegnamento e i suoi risultati. Siamo appena agli inizi e i computer quantistici -strumenti ideali per questo tipo post-umano di intelligenza- sono ben lontani dal dispiegarsi in tutta la loro potenza. Tuttavia già l’utilizzabilità di enormi masse di dati assemblati, ricategorizzati e rigenerati con algoritmi sempre più potenti, fornisce buone capacità di scrittura differenziale, contaminazioni
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