Regno Unito, la metà degli studenti delle elementari non raggiunge i livelli minimi di apprendimento in inglese e matematica
La crisi del settore scolastico nel Regno Unito presenta molteplici accezioni; la prima, puramente materiale, dovuta alla penuria di investimenti di settore, dipendente da meri fondi privati poco attratti dal comparto in oggetto, dalla vetustà degli edifici scolastici, spesso costretti a chiusure forzate per ovviare rischi, dalla limitata innovazione disposta con strumenti e tools digitali.
La seconda, meno tangibile dai dati, è legata ad una generale crisi della didattica per via delle continue ondate di sciopero e proteste (che costringono alcune regioni del Paese a sospendere le lezioni programmate), per gli effetti delle recenti chiusure dovute all’emergenza sanitaria (con impatti evidenti sull’apprendimento già resi noti da OMS e Eurydice), per la generale stanchezza, scarsa coesione di un corpo docente vetusto e privo di un ricambio generazionale adeguato. Ciò si riflette sulla preparazione degli studenti delle scuole elementari, spesso insufficiente ed inadeguata per le discipline strategiche.
Il caso riportato
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