Il giusto riconoscimento dell’attività docente: non è un lavoro per tutti!

Caro Ministro,

come insegnante e come persona mi incoraggia leggere le sue tante idee e proposte su un possibile rinnovamento della scuola italiana.

Voglio condividere alcune mie personali riflessioni (sentimenti) su alcuni dei temi da lei toccati fin qui.

Retribuzione insegnanti. Credo che un insegnante debba essere retribuito in modo dignitoso. Ciò per svariati motivi: a) riconoscimento della responsabilità connessa alla scelta di fare l’insegnante, verso il futuro (la crescita culturale e umana delle nuove generazioni), verso il passato (accoglimento, conservazione, trasformazione di quanto sedimentato nella tradizione) verso il presente (la società attuale nel suo complesso); b) recupero di una percezione sociale dell’insegnante in cui devono tornare parole quali rispetto, ammirazione, pensieri come “questo lavoro non è da tutti”, perché credo che questo lavoro non è da tutti, con conseguente ricaduta positiva anche sulla percezione che gli allievi hanno dei propri maestri; c) prima risposta a

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