Come saranno i problemi del 2023?
Indicazioni e aspettative per i due problemi della maturità 2023: famiglie di funzioni e ricerca delle equazioni di grafici assegnati.
Lo scorso anno il ministro Patrizio Bianchi fu portato, non senza averci messo del suo, a destreggiarsi fra due opposte fazioni: quella degli studenti, che rivendicavano il diritto ad esami di maturità non più “difficili” di quelli dei due anni precedenti, e quella di tanti esperti, intellettuali e docenti, che chiedevano esami più “seri” e, soprattutto, il ritorno alle prove scritte.
Il ministro alla fine optò per un compromesso: prove scritte sì, però solo la prima, quella d’italiano, a carattere nazionale, predisposta dal Ministero, unica per tutti. Per la seconda prova, invece, decise che sarebbe stata locale, predisposta dalla scuola, espressione della realtà del territorio e dei singoli istituti. In più, come segnale di ulteriore alleggerimento, limitò il “peso” della seconda prova ad una sola materia. Dunque allo scientifico seconda prova non più multidisciplinare com’era stato nel 2019, dopo un tira e molla tra avversari e sostenitori dell’alternanza della matematica con la fisica durato almeno tre anni, e com’era stato per l’elaborato, solo orale, del 2020 e 2021, ma ritorno alla prova scritta di sola matematica con la novità però di avere i docenti come autori.
Una novità che tra i tanti rischi paventava, per taluni [VEDI], anche quello di poter innescare discussioni sul valore di un esame di Stato che non sarebbe stato uniforme sul territorio nazionale, perché in balia delle diversità territoriali e professionali e, dunque, delle disparità