In Iraq crescono il lavoro minorile e gli abbandoni nelle scuole
Aumenta la pratica del lavoro minorile in Iraq, un fenomeno in ascesa che viaggia in parallelo con l‘abbandono scolastico pur non avendo raggiunto il grado minimo di studi. Lo scrive il sito specialistico Asia News.
Le cause sono: guerre, violenze confessionali, Stato islamico e povertà diffusa, motivi che, comuni ad altre realtà, bloccano un Paese che fatica a risollevarsi a 20 anni dall’invasione Usa che ha deposto il raìs Saddam Hussein e innescato una spirale di conflitto e terrore, culminata con l’ascesa jihadista nel 2014.
La paga di un ragazzino sfruttato è l’equivalente di circa tre al giorno che serve per copre a malapena le sue esigenze e quelle della famiglia. Mohanad Jabbar, 14 anni, guadagna circa sei euro al giorno in un negozio della capitale che produce manufatti per l’edilizia. Come il fratello maggiore, egli lavora da quando ha sette anni per contribuire al sostentamento dei parenti.
“Mi piacerebbe studiare e