Docenti di religione precari, la Cassazione ribadisce lo stop all’abuso di contratti a termine. Snadir: “Indire procedura straordinaria”
Orazio Ruscica, segretario nazionale Snadir
Altre sentenze della Corte di Cassazione ribadiscono il principio secondo cui all’Amministrazione scolastica non è più consentita la reiterazione dei contratti a tempo determinato dei docenti di religione, per un periodo superiore a tre annualità.
Le ultime cinque sentenze si aggiungono alle precedenti cinque, portandole a dieci. Dieci sentenze che dicono come la Corte di Cassazione segua una linea giurisprudenziale favorevole agli insegnanti di religione, condannando il ministero dell’Istruzione e del merito, al risarcimento del danno, al pagamento delle spese del giudizio, oltre alle spese per competenze professionali e spese generali.
Per Orazio Ruscica, segretario nazionale dello Snadir, che ha commentato con entusiasmo le decisioni della Corte, “non si deve perdere adesso altro tempo per indire la Procedura straordinaria e sbloccare così uno stallo sistematicamente ‘bocciato’ dalla Cassazione, proprio sulla scorta del fatto che i Giudici della Suprema corte, anche in queste ultime