Viaggi d’istruzione, pochi docenti disposti a fare gli accompagnatori. Un prof: “Non ti pagano e dicono che vai in vacanza gratis”
La pandemia da Covid-19 ha causato, ovviamente, uno stop ai viaggi d’istruzione. Da aprile scorso è possibile nuovamente organizzare le gite scolastiche, ma i problemi che sono emersi sono molteplici. A parlarne è stato anche Mario Rusconi, presidente dell’Associazione Nazionale Presidi Roma, come riportato da Il Venerdì di Repubblica.
Rusconi (Anp): “Eccessivo aumento della turbolenza”
Sono sempre meno i docenti disposti ad accompagnare le scolaresche in gita, visto anche un aumento dell’irrequietezza e dell’imprevedibilità delle azioni degli studenti, cosa che spaventa gli insegnanti che devono vigilare su di loro. Per non parlare del lato economico legato al ridotto compenso dei docenti accompagnatori.
“Già negli ultimi anni c’era stato un eccessivo aumento della turbolenza, incidenti gravi, persino mortali. Trovare insegnanti disposti ad accompagnare gli studenti è più difficile da quando è stata abolita la diaria, l’ennesimo risparmio sulla pelle delle scuole. Adesso gli istituti devono provvedere con