La ds nega al docente i permessi retribuiti per motivi personali, ma la giurisprudenza è a senso unico: sono un diritto

Succede nella provincia di Monza Brianza, dove una dirigente scolastica nega al docente, con nota scritta, i permessi retribuiti per motivi personali. In buona sostanza la ds è assolutamente convinta che possa negare al docente l’applicazione del CCNL scuola in riferimento all’art.15, comma 2, in cui si specifica il diritto dei docenti a fruire dei giorni di permesso retribuito per motivi personali o familiari.

Normativa sui permessi retribuiti per motivi personali

C’è da specificare che la normativa di riferimento per quanto riguarda i permessi retribuiti è scritta nel Contratto collettivo nazionale della scuola. A tal riguardo l’art.15, comma 2, del CCNL scuola 2006-2009, rimasto in vigore ai sensi dell’art.1, comma 10, del CCNL scuola 2016-208, dispone, solo per i docenti di ruolo, il diritto a fruire tre giorni di permesso retribuito per motivi familiari o personali, inoltre estende questo diritto, per gli stessi motivi, alla fruizione di sei

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