Avanti tutta del Ministro del Merito con i titoli di abilitazione e specializzazione presi all’estero: abilitati e specializzati in Italia rischiano di essere scavalcati da chi ha titoli ancora non riconosciuti

Le organizzazioni sindacali sono state appena informate dal Ministero dell’Istruzione e del Merito che sul tema dei docenti abilitati o specializzati all’estero ci sarà un’inversione di rotta rispetto all’impostazione tenuta sinora.

Nel giro di 15 giorni siamo passati da un’informativa nella quale si ribadiva chi ha acquisito il titolo all’estero ed è in attesa di riconoscimento avrebbe potuto inserirsi nella 1 fascia delle GPS, ma senza accedere ai contratti a TD, a una modifica totale di questa previsione normativa, con una nuova Ordinanza di segno diametralmente opposto.

I docenti che hanno acquisito un titolo di abilitazione o specializzazione nel sostegno all’estero, in Paesi in cui, parlando di inclusione e sostegno, esistono ancora le classi differenziali, sono diverse migliaia.

Il costo di questo processo si aggira spesso intorno agli 8-9 mila euro.

I processi di valutazione di questi titoli finalizzati all’eventuale riconoscimento hanno visto lunghi

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