Valditara: “Paghiamo ancora oggi gli eccessi del ’68”. Ma le politiche scolastiche degli ultimi 50 anni non contano nulla?
Commentando l’ennesimo episodio di violenza contro un insegnante, il ministro Giuseppe Valditara si è espresso con queste parole: “Stiamo ancora pagando gli eccessi ideologici del Sessantotto. La contestazione ha messo in crisi il concetto di autorità, che è ben diverso dalla sua degenerazione, cioè dall’autoritarismo. Se non c’è rispetto per l’autorità – l’insegnante, il carabiniere, il magistrato – lo Stato si dissolve e finiamo nell’anarchia”.
Il Ministro ha riproposto insomma un vecchio leit-motiv caro a lui (e non solo): i mali odierni della scuola sarebbero una sgradevole, inevitabile conseguenza di ciò che accadde nel famigerato 1968.
Secondo Valditara il Movimento del ’68 avrebbe messo in crisi il concetto di autorità, ma – aggiunge il Ministro – l’autorità è cosa “buona e giusta” e non va confusa con la sua degenerazione che è l’autoritarismo.
Già qui ci sarebbe da ridire e non poco.
Intanto è tutto da dimostrare che il ’68
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