Gallavotti: “Scuole e media insieme per rendere più solida la cultura scientifica”

In un’intervista al Corriere della Sera, la giornalista scientifica Barbara Gallavotti svela la sua scelta di dedicarsi alla divulgazione scientifica.

Con una laurea in biologia e genetica molecolare, ha collaborato per 23 anni con Piero Angela e ha scritto per diverse riviste e programmi televisivi, tra cui SuperQuark e Quinta dimensione. Durante la pandemia, ha raggiunto un milione di spettatori con i suoi interventi su DiMartedì su La7 e ha pubblicato una decina di libri per adulti e bambini.

Per Gallavotti, la divulgazione scientifica significa rendere accessibili le informazioni sul mondo della ricerca e della tecnologia, non solo perché è interessante, ma anche perché è importante per la cittadinanza scientifica. I cittadini sono sempre più chiamati a prendere decisioni che hanno a che fare con la scienza, come ad esempio la vaccinazione o i cambiamenti climatici. Queste decisioni richiedono capacità, informazioni e strumenti, ed è qui che entra in gioco il ruolo del divulgatore scientifico, che aiuta a fare scelte consapevoli e informate.

Gallavotti sottolinea che il ruolo del divulgatore scientifico è diverso da quello dello scienziato, poiché quest’ultimo parla dalla prospettiva della scienza, mentre il divulgatore fornisce una visione d’insieme, contesto e collegamenti tra le diverse informazioni.

Affrontare temi complessi come la pandemia o i cambiamenti climatici richiede un approccio equilibrato, che eviti di dare risposte semplici a problemi complessi. La scienza si basa sul dubbio, e spiegare questo concetto al pubblico è una sfida. Per questo, Gallavotti sottolinea l’importanza della cultura scientifica come ecosistema, in cui tutte le parti, tra cui scuole, media e musei della scienza, lavorano insieme per rendere solida la cultura scientifica.

Infine, Gallavotti osserva che, sebbene ci siano ancora pochi divulgatori scientifici, c’è una crescente rappresentanza di donne in questo campo. Anche se ci sono ancora pregiudizi nei confronti delle donne nella scienza, la situazione sta cambiando, come dimostrato dalle ricerche che mostrano un aumento della rappresentazione delle donne nell’immagine di scienziati.

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