Il valore della bocciatura
La ripetenza dell’anno scolastico è sempre una sconfitta per l’alunno e per la scuola, ma a volte può avere dei risvolti positivi tali da far capire che il prossimo anno deve studiare e impegnarsi di più.
Bocciare non è una cosa bella, ma i docenti devono saper ben distinguere la valenza della ripetenza cioè se far ripetere l’anno ad un alunno possa servire a farlo maturare e irrobustire la sua preparazione oppure non serve a nulla in quanto non apporta segnali positivi.
Spesso i ragazzi quando vengono bocciati si scoraggiano, entrano nella fase dello sconforto, della rabbia, della convinzione di non potercela fare e così possono arrivare a compiere gesti inconsulti.
La bocciatura per l’alunno consapevole di non aver studiato deve, invece, essere da sprone, da incitamento, da rincorsa a fare meglio, a studiare con maggiore impegno, a riempirsi di orgoglio, di voglia di superare l’altro. Bocciare,