I giovani ripudiano la mafia ma non hanno fiducia nella politica. Indagine del Centro Pio La Torre

Sulla base della sedicesima indagine sulla percezione del fenomeno mafioso promossa dal Centro studi Pio la Torre di Palermo e con il patrocinio del ministero dell’Istruzione, partendo dalla considerazione che “la mafia appare più forte dello Stato”, gli studenti italiani si sono espressi ripudiando la mafia, ma ammettendo pure che cresce la loro sfiducia verso le classi dirigenti politiche.
E ancora, relativamente alla domanda che indaga la fiducia sul voto nell’influenzare il mondo della politica, le modalità “abbastanza” e “molto” rappresentano le risposte di quasi i due terzi dei giovani coinvolti nell’indagine (rispettivamente 41,09% e 31,24%).
Ribadisce il presidente emerito del Centro Studi Pio La Torre: “Il ripudio della mafia da parte dei giovani è in quanto fenomeno criminale che condiziona la vita politica, la democrazia e lo sviluppo socio-economico di tutto il Paese. Contestualmente cresce la sfiducia verso le classi dirigenti politiche, soprattutto quelle locali ritenute responsabili della persistenza e riproduzione della mafia”. Per molti
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