La Scuola Sbagliata: #5 Leccare il c***

Creare relazioni in certi contesti è valutato negativamente o è considerato un disvalore: cosa ce lo fa percepire in questo modo?


Ne hanno parlato Valentina Artoni & Alberto De Panfilis nella quinta puntata della Scuola Sbagliata, il Podcast di MetaDidattica.

 

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Le relazioni: Schede Didattiche Semplificate

Nella matematica per la scuola primaria, uno degli aspetti cruciali è l’apprendimento delle relazioni tra gli oggetti e i numeri.
Comprendere le relazioni è fondamentale per lo sviluppo delle competenze matematiche dei bambini e per la costruzione di una solida base concettuale. Tuttavia, insegnare le relazioni in modo efficace può essere una sfida per gli insegnanti, poiché richiede l’uso di approcci didattici che rendano il concetto accessibile e coinvolgente per gli studenti.
Le schede didattiche semplificate rappresentano uno strumento prezioso per l’insegnamento delle relazioni nella matematica scolastica primaria. Queste risorse sono progettate per presentare i concetti matematici in modo chiaro e intuitivo, utilizzando esempi pratici e attività coinvolgenti. In questo articolo, esploreremo l’importanza delle schede didattiche semplificate nelle lezioni sulle relazioni per la scuola primaria e come possono essere utilizzate per migliorare l’apprendimento degli studenti.
A fine articolo potrete scaricare gratuitamente in formato PDF “Le relazioni: Schede Didattiche Semplificate, Matematica per la Scuola Primaria“.
Indice

Importanza dell’apprendimento delle relazioni nella scuola primaria
L’apprendimento delle relazioni è cruciale per lo sviluppo delle competenze matematiche dei bambini poiché fornisce loro una base concettuale per comprendere e risolvere problemi matematici più complessi in futuro. Inoltre, comprendere le relazioni aiuta gli studenti a sviluppare abilità di ragionamento critico e logico.
Utilizzo delle schede didattiche semplificate nelle lezioni sulle relazioni
Le schede didattiche semplificate sono uno strumento efficace per supportare l’apprendimento delle relazioni nella scuola primaria. Queste risorse forniscono agli insegnanti materiali pronti all’uso che possono essere utilizzati per presentare i concetti delle relazioni in modo chiaro e coinvolgente. Le schede possono includere attività di confronto, ordinamento, associazione e altro ancora, per aiutare gli studenti a consolidare la loro comprensione.
Strutturazione delle schede didattiche semplificate sulle relazioni
Le schede didattiche semplificate sulle relazioni devono essere strutturate in modo chiaro e progressivo, seguendo la sequenza degli argomenti trattati nel programma di matematica per la scuola primaria. È importante che le schede siano visivamente accattivanti e facili da comprendere, con illustrazioni e grafici che chiariscano i concetti trattati.
Suggerimenti per gli insegnanti

Utilizzare manipolativi e materiali concreti durante le lezioni sulle relazioni per rendere i concetti più tangibili agli studenti.
Incorporare attività pratiche e giochi che coinvolgono attivamente gli studenti nel processo di apprendimento delle relazioni.
Fornire opportunità per la pratica e il consolidamento delle relazioni attraverso compiti e attività che incoraggiano gli studenti a identificare e applicare le relazioni in contesti diversi.

Conclusione
Le schede didattiche semplificate sono uno strumento prezioso per l’insegnamento delle relazioni nella matematica scolastica primaria. Utilizzando queste risorse in modo efficace, gli insegnanti possono aiutare gli studenti a sviluppare una comprensione solida e approfondita delle relazioni e delle loro applicazioni. Investire nella creazione e nell’utilizzo di schede didattiche semplificate di alta qualità è quindi essenziale per promuovere un apprendimento efficace e significativo delle relazioni nella scuola primaria.

Potete scaricare e stampare gratuitamente in formato PDF “Le relazioni: Schede Didattiche Semplificate, Matematica per la Scuola Primaria“, basta cliccare sul pulsante ‘Download‘:

Domande Frequenti su ‘Le relazioni’: Matematica per la Scuola Primaria

Qual è l’importanza delle relazioni nell’apprendimento matematico dei bambini nella scuola primaria?
Le relazioni sono importanti nell’apprendimento matematico dei bambini perché aiutano a sviluppare la comprensione dei concetti di confronto, ordine e associazione tra numeri e oggetti. Comprendere le relazioni è essenziale per la costruzione di solide basi matematiche che saranno utili negli anni successivi.

Quali sono alcuni esempi di relazioni che possono essere insegnati nella scuola primaria?
Alcuni esempi di relazioni che possono essere insegnati nella scuola primaria includono:

Relazioni di confronto (maggiore di, minore di, uguale a)
Relazioni di sequenza (prima, dopo)
Relazioni di posizione (sopra, sotto, a destra, a sinistra)
Relazioni di associazione (corrispondenza tra oggetti e numeri)
Relazioni di ordinamento (crescente, decrescente)

Come vengono insegnate le relazioni nella scuola primaria?
Le relazioni possono essere insegnate nella scuola primaria attraverso attività pratiche, manipolativi, giochi e attività interattive che coinvolgono gli studenti nel confronto, nell’ordinamento e nell’associazione degli oggetti. Gli insegnanti possono utilizzare materiali concreti, come cubetti, carte, e disegni, per rendere le relazioni più tangibili e comprensibili per i bambini.

Quali sono alcuni modi per valutare l’apprendimento degli studenti sulle relazioni nella scuola primaria?
Gli insegnanti possono valutare l’apprendimento degli studenti sulle relazioni attraverso osservazioni durante le attività in classe, compiti scritti che richiedono agli studenti di identificare e descrivere le relazioni tra gli oggetti, e quiz o test che valutano la comprensione generale delle relazioni e la capacità degli studenti di applicarle in contesti diversi.

Clicca per votare questo articolo!Maestra di Sostegno – Scuola Primaria

La prima Web radio del Piemonte è gestita dagli studenti di un Istituto Tecnico, “facciamo informazione, podcast e … tanta musica. Ecco come ci siamo riusciti”. Ne abbiamo parlato con il docente Antonino Daidone

Di Tiziana Morgese

Il progetto era partito con il Piano Scuola Estate del 2021 e con quei fondi, all’incirca 40 mila euro, furono realizzati all’Istituto Superiore “L Einaudi” di Alba, una radio e la filodiffusione, per ascoltare musica in tutta la scuola.

Da quell’idea, un po’ bizzarra, in cui erano davvero in pochi a scommetterci, dallo scorso settembre, è nata la prima web radio del Piemonte, dove lavorano una trentina di studenti, dai 15 ai 18 anni, entusiasti del progetto e del loro professore.
Antonino Daidone, docente di sostegno, prestato alla radio, che nella vita suona il pianoforte e canta musica pop. A scuola, invece, deve far “quadrare i conti” dei 60 minuti di trasmissione con i turni, le interrogazioni e i compiti in classe, affinché gli studenti non perdano le lezioni più importanti.
“E non è proprio semplicissimo – spiega il prof che ha dato vita alla prima web radio scolastica in Piemonte – ma la gioia dei ragazzi ripaga di tutto. E poi non ho fatto tutto da solo. Devo dire grazie alla professoressa Maria Grazia Lora, alla Dirigente Valeria Cout che hanno creduto nel progetto, ma anche a Radio Valle Belbo, che ci ha dato una mano all’inizio, e al giornalista radiofonico Fabio Gallina”.
Quando è nata, un anno e mezzo fa, Radio Einaudi trasmetteva solo musica giovanile nella pausa pranzo: Lazza, Shiva e Sfera Ebbasta i più ascoltati, rap e trap gli unici generi musicali concessi. Oggi invece è diventato un canale streaming, un giornale radio “per restare sempre sul pezzo”, un Podcast e, ovviamente, tanta musica: da Pino Daniele ai Queen, dai Beatles ai Nirvana.
“Perché i ragazzi – dice Daidone – devono conoscere tutta la musica italiana ed internazionale dagli anni Settanta ad oggi. All’inizio era davvero solo musica trap o rap ma da quando ho preso in mano il progetto ho voluto utilizzare la radio come strumento di educazione sociale. Siamo partiti con un gruppo di 15 studenti, lo scorso anno, oggi ne abbiano a diposizione 27”.
Per la precisione 11 ragazze e 16 ragazzi, che si alternano dalle 8 alle 16 con dirette della durata di un’ora, tra speakeraggio e buona musica, proprio come da tradizione radiofonica, ma sempre con il permesso degli altri docenti.
“Non potevo trovare gruppo migliore – sottolinea orgoglioso il professore -, quasi trenta angeli fantastici, che adesso conoscono meglio la musica e l’inclusione. Tra di loro c’è stato un ragazzo che ha il sostegno, nella vita è anche dj, ha lavorato al pari degli altri, a volte con una marcia in più. Si è dovuto ritirare ma a settembre sarà ancora nel nostro team”.
Una squadra che ha reso orgoglioso anche il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, tra i primi ad essere intervistato dagli studenti di Web Radio Einaudi.
E i cantanti sono venuti?
“Ancora no, troppo esose le spese richieste per il loro gettone di presenza, siamo una radio scolastica, non ce lo possiamo permettere. Ma confidiamo nelle buone intenzioni di qualche altro artista, perché la musica sa parlare al cuore delle persone “.
Nel frattempo però sono arrivati i complimenti del direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale del Piemonte Stefano Suraniti, che a maggio sarà, con molta probabilità, in radio.
Da non perdere, sempre a maggio, l’ultima puntata del Podcast contro la mafia “ Il silenzio uccide”, nuova rubrica del format “Leggermente Parlando” che andrà in onda pochi giorni prima dell’anniversario della strage di Capaci.
A luglio, invece, i ragazzi parteciperanno dapprima al Collisioni Festival con una loro postazione mobile, ancora da definire e poi per quattro di loro ed il loro prof. Daidone ci sarà la trasferta siciliana, dal 17 al 21 luglio, per il corso di formazione organizzato dall’Associazione Nazionale Operatori della Comunicazione ( Anoc) e da Radio Blu Star.
Ma come si diventa speaker di Radio Web Einaudi? Requisito indispensabile: non avere insufficienze gravi, essere fluidi nel parlare e, ovviamente, credere nel progetto. Che funziona, al punto che altre due scuole di Alba vogliono gemellarsi con Radio Web Einaudi.
“E ne siamo fieri – sottolinea Daidone- . Alla prima riunione di redazione uno studente mi chiese da 1 a 10 quanto mi sentissi sicuro del progetto, risposi 11 e mi guardò malissimo. Pochi giorni fa mi ha chiesto scusa per non averci scommesso sin da subito. I ragazzi ci credono davvero, vorrei lasciarli esibire ma ci mancano gli strumenti non siamo riusciti con i fondi a comprare anche quelli. Chissà che qualche Liceo Musicale non decida di donarcene uno, perché la musica unisce, sempre, e fa miracoli”.
“ Già un miracolo – racconta uno studente, che alla sua prima trasmissione radiofonica ha visto connettersi in diretta anche la nonna. – Se c’è riuscita lei possono farcela tutti”.
“Basta andare sul sito www.iiseinaudialba.edu.it e schiacciare il player, conclude Daidone – in attesa che siano pronte anche le App per connettersi direttamente dal telefonino. Oltre ciò potete contattarci anche su WhatsApp al numero 3517085382 o inviare una mail a [email protected] oppure seguirci sui nostri canali social Instagram/Facebook/Twitter @radioeinaudi e su Spotify trovate sul nostro canale anche i Podcast “Leggermente Parlando” (che si occupa di interviste) e “Il silenzio Uccide”. Vi aspettiamo in tanti”.
Gli studenti di Web Radio Einaudi , con le relative classi, e i nomi delle trasmissioni che conducono.

Sud-Est: Cielo Teresa (5^A) e Dimovska Ilina (5^A)
Happy-Sad: Cassinelli Andrea (5^A) e Busca Carlotta (5^A)
Gli imprevedibili: Currado Filippo (3^L) e Ait Sara (3^L)
Musica&Riflessione: Dunjic Luka (3^C) e Baralis Lorenzo (3^C)
Cioccolato al latte: Mansouri Eddine (5^I)
Emociones: Lanzo Simona (3^C) e Ferro Sophj (3^I)
Mixday: Navone Giulian (3^H) e Ciobanu Edoardo (3^H)
Oriental: Mansouri Takwa (3^L) e Gocevski Roberto (3^H)
Prtty boys: Ferrero Fabio (3^L) e Ghione Edoardo (3^L)
Siamo la risposta 42: Etimov Stojancho (4^L) e Beltrandi Aurora (4^L)
Gab&Libbi: Vastola Gabriele (4^H) e Liberto Manfredo (4^H)
Ci ripensiamo noi: Lorusso Loris (3^H) e Chiavazza Luca (3^H)
M&M’s: Giacosa Matilde (5^D) e Conevska Melanja (5^D)
I ritardatari: Collufio Sara (3^L) e Molinaro Enrico (2^G)

Pubblicato in Didattica

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