Scuola e demografia: preoccupa lo spopolamento delle aree interne italiane, tra accorpamenti e chiusure di istituti
I fenomeni migratori sono parte integrante delle discussioni alberganti nell’opinione pubblica, nei dibattiti politici e televisivi, e sembrano essere relativi solo agli sbarchi tragici che, quasi di continuo, avvengono sulle coste siciliane e calabresi. Poche le menzioni, purtroppo, per l’aspetto del fenomeno che porta al debito abbandono di intere aree italiane, centri abitati siti in ambienti montani e collinari, distanti da grandi città, poli industriali e servizi ad personam. Tale fenomeno, in ogni caso, porta via via alla morte dei luoghi, all’abbandono progressivo delle abitazioni ed al decadimento dei servizi, tra cui ospedali, centri culturali e scuole, per i quali si verificano già tragici tagli e asincronia rispetto all’aumento – seppur modesto – del PIL nazionale.
L’accorpamento delle sezioni e delle classi costituisce una prima misura, con la liquidazione successiva del personale scolastico di sede; si passa poi alla chiusura definitiva delle succursali ed all’accorpamento dei