Il fiore della vita

il fiore della vita poesia mamma

Per i più piccoli ecco una scheda con una piccola poesia.

I bambini potranno scegliere le tecniche che preferiscono per colorare o decorare il fiore per la mamma. Potranno usare dei pastelli o dei fogli di carta velina colorata e fare delle palline da incollare. Siate creativi e buon divertimento!

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Continua la lettura su: https://maestramary.altervista.org/il-fiore-della-vita.htm?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=il-fiore-della-vita Autore del post: Maestra Mary Fonte: https://maestramary.altervista.org/

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Lavoretti per l’Estate: Gelato con la carta velina

Con l’arrivo dell’estate, i genitori sono costantemente alla ricerca di modi divertenti e creativi per intrattenere i loro bambini. Un’attività perfetta che combina creatività e divertimento è la creazione di gelati con la carta velina. Questo lavoretto estivo è un’ottima opportunità per i bambini di esprimere la loro creatività e di impegnarsi in un’attività pratica e stimolante.
Creare gelati con la carta velina è un’idea versatile che può essere adattata a diverse età e abilità. Dai bambini in età prescolare ai più grandi, tutti possono partecipare a questa attività divertente che porta un po’ di freschezza estiva direttamente nella vostra casa. Continuate a leggere per scoprire come fare gelati con la carta velina e come rendere questa estate indimenticabile per voi e i vostri bambini.
A fine articolo potrete scaricare gratuitamente in formato PDF il file “Lavoretti per l’Estate: Gelato con la carta velina“.
Indice

Gelati con la Carta Velina – Materiali Necessari
Per realizzare gelati con la carta velina avrete bisogno dei seguenti materiali:

Carta velina colorata (nei colori dei gusti di gelato desiderati)
Bastoncini di legno per gelato
Colla
Forbici
Decorazioni opzionali come brillantini, glitter o sticker

Come Realizzare Gelati con la Carta Velina

Preparare il Cono: Tagliate dei rettangoli di carta velina e piegateli a forma di cono per formare il corpo del gelato. Assicuratevi di incollare i bordi per tenerli fermi.
Riempire il Cono: Riempite il cono di carta con palline di carta velina arrotolata per simulare il gelato. Potete scegliere diversi colori e strati per creare un aspetto realistico.
Aggiungere il Bastoncino: Inserite un bastoncino di legno nella parte inferiore del cono per farlo assomigliare a un vero gelato su stecco. Assicuratevi che sia ben fissato con la colla.
Personalizzare: Ora è il momento di personalizzare i vostri gelati con decorazioni aggiuntive come brillantini, glitter o sticker. Lasciate che i bambini usino la loro immaginazione per rendere i loro gelati unici e speciali.

Vantaggi dei Lavoretti con la Carta Velina per Bambini
Fare gelati con la carta velina offre una serie di vantaggi per i bambini, tra cui:

Sviluppo della creatività e dell’immaginazione
Miglioramento delle abilità motorie fini attraverso il taglio e l’incollaggio
Opportunità per l’apprendimento dei colori e delle forme
Esperienza pratica e divertente che coinvolge tutti i sensi

Consigli Utili

Assicuratevi di avere tutti i materiali necessari prima di iniziare l’attività per evitare interruzioni.
Incoraggiate i bambini a esplorare e sperimentare con diversi colori e decorazioni per stimolare la loro creatività.
Organizzate una “mostra” dei gelati con la carta velina una volta completati, dove i bambini possono esporre le loro opere d’arte e condividerle con la famiglia e gli amici.

Con questi semplici passaggi e suggerimenti, fare gelati con la carta velina diventerà presto una delle vostre attività estive preferite. Godetevi il tempo di qualità con i vostri bambini e create ricordi duraturi mentre esplorate insieme il mondo della creatività e dell’immaginazione. Buon divertimento!

Potete scaricare e stampare gratuitamente in formato PDF il file “Lavoretti per l’Estate: Gelato con la carta velina“, basta cliccare sul pulsante ‘Download‘:

Domande Frequenti su ‘Lavoretti per l’Estate: Gelato con la carta velina’

Qual è il materiale necessario per realizzare il gelato con la carta velina?
Per realizzare il gelato con la carta velina avrete bisogno di carta velina colorata (preferibilmente nei colori dei gusti di gelato desiderati), bastoncini di legno per gelato, colla, forbici e eventualmente glitter o altri decorazioni per personalizzare i vostri gelati.

Come si realizza il gelato con la carta velina?
Per realizzare il gelato con la carta velina, tagliate dei rettangoli di carta velina e piegateli a forma di cono per formare il corpo del gelato. Incollate i bordi per tenerli fermi. Poi, riempite il cono di carta con palline di carta velina arrotolata per simulare il gelato. Infine, inserite un bastoncino di legno nella parte inferiore per farlo assomigliare a un vero gelato su stecco.

Quali sono i vantaggi di fare questo lavoretto estivo con i bambini?
Fare il gelato con la carta velina è un’attività creativa e divertente che coinvolge i bambini nella realizzazione di un progetto artistico. Promuove la loro coordinazione occhio-mano, la creatività e la fantasia. Inoltre, è un’opportunità per insegnare loro concetti di colori, forme e manipolazione dei materiali in modo educativo e divertente.

Ci sono varianti o modi per personalizzare i gelati con la carta velina?
Assolutamente! Potete personalizzare i gelati con la carta velina aggiungendo glitter, brillantini, strass o altri decorazioni per renderli ancora più accattivanti e divertenti. Potete anche sperimentare con diversi colori di carta velina per creare una varietà di gusti di gelato.

Questo lavoretto richiede la supervisione di un adulto?
Anche se il lavoretto è abbastanza semplice e sicuro, è sempre consigliabile la supervisione di un adulto, specialmente quando si utilizzano forbici o colla. Assicuratevi che i bambini manipolino i materiali in modo sicuro e che seguano le istruzioni con attenzione.

Posso conservare i gelati con la carta velina una volta completati?
I gelati con la carta velina sono principalmente progetti artistici temporanei e non sono progettati per essere conservati a lungo termine. Tuttavia, potete conservarli in un luogo fresco e asciutto per qualche tempo, ma ricordate che possono essere sensibili all’umidità e alle pieghe.

Clicca per votare questo articolo!Maestra di Sostegno – Scuola Primaria

Progetto lettura: la poesia salverà il mondo!

Gli alunni delle sezioni D ed F della scuola secondaria di primo grado dall’inizio dell’anno si sono avvicinati alla poesia per poter vedere il mondo con occhi diversi e per giocare con le parole attraverso le molteplici possibilità espressive del linguaggio.

Il progetto lettura d’Istituto dedica, infatti, alla parola e in modo particolare a quella poetica una ricca sezione della programmazione.

Nella nostra società sempre più travagliata da guerre, pandemia, difficoltà economiche e povertà culturale l’educazione alla poesia può rappresentare un antidoto contro il male di vivere odierno.

Educare alla poesia ci aiuta a vedere con stupore tutto ciò che abbiamo sotto gli occhi nella quotidianità ma che ci sfugge perché siamo sempre di fretta.

Le professoresse Barbara e Cinzia Pedrazzi facendo propria l’idea che, per avvicinare gli studenti alla poesia sia necessario partire dall’innamoramento e dalla meraviglia della parola, hanno condotto i propri alunni in viaggio alla ricerca della poesia che è nascosta in ognuno di noi e nelle piccole cose.

Lo scrittore Bernard Friot ha fornito utili spunti attraverso due testi: “Dieci lezioni sulla poesia. L’amore e la vita” e “Un anno di poesia”.

Un anno di poesia si propone come una raccolta di spunti per apprendisti poeti, un valido stimolo per sviluppare quella voce poetica che è presente in tutti noi.

libro, tradotto dalla poetessa Chiara Carminati, propone un’attività poetica al giorno, per un anno intero, fornendo semplici e divertenti suggerimenti creativi in grado di sviluppare l’interesse poetico di ogni alunno.

Le parole del testo, sono arricchite inoltre dalle semplici e colorate immagini di Hervé Tullet, che si fondono con le parole dando vita ad una poesia visiva, che coinvolge tutti i sensi. Parole come segni, come suoni, come gioco, la parola che diventa tutto ciò che vogliamo: è questo il messaggio delle attività proposte senza dimenticare naturalmente la struttura, le figure retoriche, la metrica, che si acquisiscono però in modo libero e assoluto.

Come si poteva iniziare il laboratorio se non con una prima poesia che prendesse lo spunto a partire da queste semplici parole: tra un anno…/ ti darò …/ una poesia per …e continuare poi con un’altra nella quale è nascosto il tuo nome.

Poesie corte, poesie cancellate, poesie rubate, colorate, ritagliate, poesie urbane e d’attualità, poesie di sguardi, poesie smembrate, poesie sensoriali o grammaticali, poesie visive. In tutto quello che ci circonda c’è poesia, l’importante è vederla.

Attraverso le 10 lezioni di poesia, invece,  i nostri alunni hanno potuto sperimentare le stesse attività suggerite nel libro dall’insegnante Simon durante dei laboratori di poesia frequentati dai due protagonisti del libro Marion e Kevin.

Marion ha 12 anni, un padre che non vede da tempo, un fratellino e la mamma oberata di impegni di lavoro e di assistenza alla nonna malata. Quest’anno non ha molta voglia di andare al campo estivo, perché si sente troppo grande per questo tipo di cose, ma sua madre non le lascia scampo.

Il primo giorno conosce gli altri partecipanti e si rende conto che tanti provano la sua stessa insofferenza nei confronti del centro estivo: Kev, ad esempio, una sorella maggiore lontana per gli studi, un papà che deve lavorare e la prospettiva di frequentare il centro per tutta l’estate.

Marion e Kev vengono inseriti nel gruppo delle attività al chiuso, cioè in un laboratorio di poesia tenuto da un quarantenne, magro, abbronzato, occhi grigi – Simon. Con loro ci sono le gemelle Lucia e Lila, 11 anni, la saggia Alice, 10 anni, Luca e i suoi occhiali, 8 anni e mezzo, Pedro e Hector, 13 anni, grande e grosso e con qualche pelo di barba.

All’inizio l’entusiasmo è poco e soprattutto Marion partecipa controvoglia, ma Simon si rivela un grande maestro – uno di quelli che seminano aspettando di vedere se qualcosa fiorisce, uno di quelli che accende scintille sperando di vedere alte fiammate, uno di quelli che lasciano il segno insomma. Pian piano questo gruppo sgangherato si appassiona al gioco della poesia.

La biblioteca scolastica diventa una vera e propria palestra di parole e sarà utilizzata come palcoscenico della recita finale. In dieci giorni Simon svolge dieci lezioni introducendo ogni lezione con una citazione di un poeta famoso che spiega il senso della lezione stessa.

cos’è la poesia: «La poesia non si sa cos’è, ma la si riconosce quando la si incontra per strada» (Jean l’Anselme).

A coinvolgere maggiormente i nostri alunni è stata appunto la prima lezione “Che cos’è la poesia”. I ragazzi sono stati coinvolti in un laboratorio di scrittura creativa. Ognuno di loro è stato invitato a completare la frase Per me la poesia è…..e a scrivere la loro definizione su fogli di carta da pacco attaccati alle pareti. Di seguito riportiamo alcune delle loro intuizioni:

“La poesia è un filo di parole, la penna lo intreccia e nasce la poesia”, “La poesia è la via delle emozioni che vagano tra le parole”, “La poesia è musica agli occhi dei poeti che danzano tra le rime”, “La poesia è una freccia lanciata dal poeta che colpisce il mio cuore”, “La poesia è viaggiare tra le strofe”.

Altri testi di riferimenti sono stati  quelli di Donatella Bisutti “La poesia salva la vita”, L’albero delle parole”, di Chiara Carminati “Quel che c’è sotto il cielo”, “Perlaparola” e “Viaggia verso”, Fare poesia con voce, corpo, mente e sguardo” e “Acerbo sarai tu” di Silvia Vecchini. 

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