Disabili gravi a scuola senza assistente all’autonomia, a Chieti liceale si ritrova sola al banco diverse ore a settimana. Confsal: vergogna!
Nella scuola si parla tanto dell’importanza della continuità didattica, ma il cambio continuo di docenti dovuto all’alto numero di precari continua a comprometterla. L’alta percentuale di personale supplente diventa ancora più difficile da accettare quando il danno formativo riguarda gli alunni disabili: l’alternanza dei docenti di sostegno, infatti, comporta per gli alunni una condizione di riadattamento non sempre agevole, con inevitabili contraccolpi sul piano dell’apprendimento. E questo vale anche per gli assistenti all’autonomia e alla comunicazione.
Sono circa 60 mila operatori in servizio in tantissime scuole d’Italia che affiancano ogni anno scolastico tra i 70 mila e gli 80 mila alunni disabili con minore autonomia, con disabilità fisica, psichica e sensoriale.
Quella degli assistenti all’autonomia e alla comunicazione è un’attività preziosissima, perché affiancano, per tutte le sue esigenze, l’alunno con disabilità per almeno per una decina di ore a settimana, facendo così in modo che abbia assistenza