Scuola delle conoscenze vs scuola delle competenze, e c’è chi esalta anche la Riforma Gentile, “la più fascista delle riforme”

Una classe elementare della scuola italiana nel dopoguerra (fonte L’Unione Sarda)

A cadenza più o meno regolare si torna a parlare dell’impianto complessivo del nostro sistema scolastico e, molto spesso, si tende a contrappore la “scuola delle conoscenze e dei saperi” alla “scuola delle competenze”: la prima avrebbe a che fare con la scuola “gentiliana”, mentre la seconda sarebbe il risultato della “scuola dell’autonomia”.
Ma c’è anche chi si spinge oltre, come per esempio un nostro affezionato lettore che proprio in questi giorni ci ha mandato una sua riflessione a difesa della scuola gentiliana.
Basta frequentare un po’ i social per rendersi conto che il pensiero di questo nostro lettore è piuttosto diffuso e prende forme diverse: c’è per esempio chi contrappone la scuola “tradizionale” alla “scuola dei progetti” e chi sottolinea i benefici della “lezione frontale” contro il dispersivo “lavoro di gruppo” degli studenti.
Ma l’idea di fondo è più

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