Mobilità europea per l’apprendimento: sarà più semplice e accessibile per tutti grazie a noi cittadini
Pubblicate il 3 maggio scorso le raccomandazioni dirette a migliorare la mobilità europea per l’apprendimento,
“Learning Mobility”, grazie alla consultazione di cittadini di tutti i Paesi membri dell’Unione europea.
L’ultima assemblea di consultazione dei cittadini europei “Citizens’ Panel” si è svolta a fine aprile con la
partecipazione di 45 giornalisti ed esperti di istruzione da tutta l’Ue. Per la Campania ha partecipato il prof.
Antonio Scarpellino, Segretario Generale di FederIstruzione.
Cosa è un Citizen’s panel e a cosa serve?
È un recente formato di consultazione diretta promosso dalla Commissione europea per garantire una maggiore
partecipazione democratica ai processi decisionali su tematiche cruciali per lo sviluppo della società.
In questo caso, 150 tra cittadini, studenti, educatori, insegnanti si sono confrontati sugli ostacoli alla mobilità nel
settore dell’apprendimento e hanno cercato di individuare possibili soluzioni per rendere le iniziative più
accessibili e conosciute dagli studenti e dagli insegnanti europei.
“La selezione dei cittadini avviene a caso, garantendo un’equa copertura per area geografica, per genere, età,
istruzione e provenienza socioeconomica, afferma Scarpellino, e ciò vale anche per l’invito dei giornalisti ed
esperti di istruzione. Abbiamo partecipato, come osservatori privilegiati, alle due sessioni deliberative e in
particolare, all’ultima sessione plenaria nella quale i partecipanti si sono confrontati sui contenuti delle
raccomandazioni, da sottoporre alla Commissione europea, volte a migliorare la mobilità per l’apprendimento in
Europa”.
“Ritengo la consultazione dei Panel una buona opportunità di partecipazione in cui concretamente i cittadini
possono esprimere i propri pareri su un tema fondamentale per lo sviluppo della società”, afferma ancora il prof.
“Chiaramente si auspica che la Commissione europea prenda in considerazione le 21 raccomandazioni nei nuovi
programmi di mobilità per l’apprendimento”.
Cosa prevede l’iniziativa europea Learning Mobility?
L’iniziativa europea Learning Mobility – mobilità per l’apprendimento – è costituita da una serie di programmi e azioni che promuovono esperienze di mobilità transnazionale per scopi educativi al fine di accrescere la conoscenza reciproca e lo scambio culturale tra i cittadini europei. “Attraverso la mobilità si può crescere come persone e cittadini europei e acquisire conoscenze e competenze concrete, tuttavia, bisognerebbe partire preparati e orientati al meglio e questo richiede un impegno da parte delle scuole e degli enti di formazione dei paesi di origine”.
“È importante inoltre estendere queste esperienze di studio, formazione o tirocinio ai nostri giovani, non solo universitari, e anche agli insegnanti ed educatori, afferma Scarpellino, e in questa direzione andranno i nuovi programmi”.
Uno dei programmi più noti e utilizzati, soprattutto dagli studenti, è senz’altro Erasmus+ (programma dell’Unione europea nel campo dell’istruzione, della formazione, della gioventù e dello sport per il periodo 2021-2027), che offre l’opportunità di studiare e insegnare nei paesi dell’UE a studenti, apprendisti, adulti, insegnanti, docenti, formatori e altre categorie di cittadini UE ed extracomunitari.
Cosa propongono le 21 raccomandazioni del Citizens’panel?
“Non mancheranno novità circa l’introduzione di modalità di apprendimento più flessibili, misti e virtuali, cogliendo la digitalizzazione in corso (ad esempio, utilizzo delle piattaforme digitali per l’apprendimento, la combinazione di apprendimento in loco e online), afferma Scarpellino, ciò senz’altro è al passo con i tempi, tuttavia, ritengo la mobilità veramente proficua per gli studenti quando è accompagnata da una preparazione scolastica e formativa in primis a livello nazionale e propedeutica alla mobilità. Gli studenti devono partire con una propria “valigetta degli attrezzi”, solo così, a mio avvisto, si può offrire ai giovani la capacità di apprendere e confrontarsi con altre realtà con maggiore consapevolezza e preparazione. Non a caso, le raccomandazioni del Citizens’ Panel pongono enfasi sull’importanza di rafforzare i programmi di studio della lingua inglese e anche di altre lingue Ue poiché attraverso lo studio delle lingue si favorisce un’apertura mentale e una conoscenza della cultura di altri paesi membri”.
I nuovi programmi di Learning Mobility, inoltre, cercheranno di includere più tipi di discenti e formatori, e in particolare le persone con minori opportunità e meno avvezze alla mobilità (come alunni e insegnanti, apprendisti e tirocinanti, discenti adulti ed educatori) e anche i target svantaggiati (studenti e operatori con disabilità, stranieri, etc)
Le raccomandazioni pongono inoltre enfasi sulla necessità di mantenere la mobilità il più possibile rispettosa dell’ambiente nella scelta dei mezzi di trasporto.
“Learning Mobility è uno strumento fondamentale per la costruzione di uno Spazio europeo dell’Istruzione e per questo motivo, conclude Scarpellino, la nuova iniziativa mirerà ad aumentare le opportunità per l’apprendimento all’estero nell’UE per tutti, in tutti i settori (istruzione scolastica, istruzione e formazione professionale, istruzione superiore, istruzione degli adulti, gioventù e sport) e a tutti i livelli di apprendimento. Spetta a noi, cogliere e diffondere queste opportunità e permettere che diventino concrete occasioni di crescita”.
Le raccomandazioni sono disponibili al seguente link: https://citizens.ec.europa.eu/system/files/2023-05/Learning%20Mobility%20Final%20recommendations%20v2.pdf
Teresa La Marca