Educazione linguistica, per essere efficace deve essere “democratica”: se ne parla da mezzo secolo ma la strada è ancora lunga
Convegno 1° giugno 2023 (foto Giscel)
Si è svolto il 1° giugno a Roma il convegno promosso dal Giscel per celebrare i 50 anni dalla nascita dell’associazione (Gruppo di Intervento e Studio nel Campo dell’Educazione Linguistica).
Pubblico numeroso (sia in presenza che on line), attento non solo a “ricordare” ma soprattutto a interrogarsi su cosa si debba fare ancora oggi per rendere davvero “democratica” l’educazione linguistica.
Una bella sintesi la fa il linguista Alberto Sobrero, per 40 anni docente presso l’Università del Salento, con un intervento pubblicato nel sito del Giscel.
Sobrero ricorda che nelle Dieci tesi per l’educazione linguistica democratica, documento fondante del GISCEL al quale aveva lavorato in particolare Tullio De Mauro, sono richiamati i limiti principali del modello “tradizionale” di “fare lingua”:
Si fa educazione linguistica solo nell’ora di italianoSi cura il possesso solo della capacità di scrittura: il parlato non solo è ignorato, ma è soggetto a pesanti valutazioni