Scuola senza voti, il progetto spopola a Venezia. La psicologa scolastica: “Un modo diverso per migliorare l’esperienza formativa degli studenti”

Di redazione
Sul quotidiano “La Nuova Venezia”, c’è spazio per una ricognizione riguardo il progetto sperimentale “scuola senza voti”. Nell’anno scolastico appena trascorso, il liceo Giordano Bruno di Mestre ha avviato un progetto sperimentale che ha visto l’eliminazione dei voti da tre classi.
L’obiettivo era abbassare il livello di ansia e stress degli studenti, spesso legato a interrogazioni e verifiche. Invece dei tradizionali voti, venivano usate diciture come “risultati raggiunti” o “preparazione da migliorare”, con specifici dettagli su ciò che doveva essere migliorato.
Il modello è stato oggetto di dibattito: apprezzato da alcuni, contestato da altri, che hanno messo in discussione la sua valenza educativa. Sottolineano che, invece di rimuovere l’ostacolo, bisognerebbe insegnare ai ragazzi ad affrontarlo.
Nonostante le controversie, molti presidi di Venezia sembrano interessati all’idea di adottare questo modello negli anni a venire.
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