Scuola, aumenti in busta paga per i docenti con l’una tantum fino a dicembre

I docenti della scuola pubblica italiana potranno beneficiare di un aumento della loro retribuzione grazie a due provvedimenti del governo: il taglio del cuneo fiscale e l’emolumento accessorio una tantum.

Il taglio del cuneo fiscale consiste nell’esonero dalla quota dei contributi previdenziali a carico dei lavoratori, che viene incrementato di 4 punti percentuali dal 1° luglio al 31 dicembre 2023, senza effetti sulle pensioni. Questo significa che la busta paga dei docenti aumenterà di una cifra variabile a seconda della retribuzione imponibile, che non deve superare i 2.692 euro mensili per tredici mensilità.

L’emolumento accessorio una tantum è un bonus previsto dalla legge di Bilancio 2023 per tutti i dipendenti pubblici, che si determina nella misura dell’1,5 per cento dello stipendio e viene corrisposto per tredici mensilità nel solo anno 2023, con effetti solo sul trattamento di quiescenza. Gli importi del bonus variano da 20 a 45 euro lordi circa a seconda dell’anzianità di servizio e dell’ordine e grado di istruzione.

Questi aumenti si aggiungono a quelli già previsti dal rinnovo del contratto scuola 2019-2021, che ha stanziato 300 milioni di euro come integrazione all’aumento dovuto. I docenti sono ancora in attesa del pagamento degli arretrati relativi al bonus una tantum e al rinnovo contrattuale, che dovrebbero arrivare nei prossimi mesi.

Si tratta di una buona notizia per i docenti, che vedranno riconosciuto il loro ruolo fondamentale nella società e nella formazione delle nuove generazioni.

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