Un’alunna 12enne chatta col cellulare a lezione, la prof la rimprovera e i genitori l’aggrediscono: scatta la denuncia, la difenderà l’Avvocatura di Stato
La pandemia da Covid ha acuito i malesseri psicologi e l’insofferenza delle persone. A farne le spese sono stati soprattutto i giovani, con l’età dei ragazzi “sull’orlo di una crisi di nervi” e ribelli alle regole scesa in modo preoccupante: oramai, i casi di maggiore tensione a scuola si ravvisano tra la fine delle scuole medie e l’inizio delle superiori. Tanto che per i docenti nell’ultimo biennio è stato non sempre facile farsi rispettare. L’azione educante, poi, diventa quasi impossibile da portare avanti quando gli studenti “difficili” sono giustificati dai genitori. Al punto di additare gli insegnanti di comportamenti fuori luogo o addirittura vessatori nei confronti dei loro figli. In alcune circostanze, le famiglie per fare valere le loro ragioni diventano aggressive e violente nei confronti del corpo insegnante. È accaduto anche a Piacenza nel corso di quest’anno scolastico. E adesso dovranno spiegare i motivi ad un giudice.