Chi lascia la scuola non prenderà il reddito di cittadinanza, la “scure” del Governo Meloni diventa esecutiva sui giovani tra 18 e 29 anni
Chi lascia la scuola anzitempo non “merita” indennità e sostegno dallo Stato: è questa la nuova logica che toglie il diritto alla quota del reddito di cittadinanza a tutti i giovani tra i 18 e i 29 anni che d’ora in poi non completeranno i dieci anni di istruzione obbligatoria lasciando la scuola prima dei 16 anni. La precisazione è giunta dall’Inps, attraverso una circolare di chiarimento sulle novità introdotte con la Legge di Bilancio 2023 ed ora da rendere esecutive: in pratica, i ragazzi “inadempienti” a livello scolastico, non saranno considerati tra i componenti della famiglia nella definizione della scala di equivalenza.
L’Istituto nazionale di previdenza ha fatto sapere che “in fase di presentazione della domanda dovranno essere indicati i soggetti del nucleo che, non avendo adempiuto all’obbligo di istruzione non siano ancora iscritti o non frequentino un percorso di istruzione degli adulti di primo livello.