ChatGPT a scuola, in Svizzera i docenti chiedono cautela: “Suggeriamo di non inserire alcun dato personale in queste applicazioni”
Di redazione
Nell’era digitale, gli strumenti di intelligenza artificiale (IA) stanno diventando sempre più popolari in ambito educativo. In Svizzera, l’adozione di piattaforme come il chatbot ChatGPT di OpenAI ha sollevato serie preoccupazioni riguardo alla privacy e alla protezione dei dati degli studenti.
Mentre la tecnologia IA offre enormi opportunità per l’istruzione, essa pone anche notevoli sfide. Gli insegnanti, nell’ambito del loro ruolo, trattano informazioni estremamente delicate, come dettagli su disturbi dell’apprendimento degli studenti. La domanda che sorge è: quanto di questi dati finisce memorizzato in piattaforme IA e quanto è realmente protetto?
Beat Schwendimann, membro del consiglio direttivo dell’Associazione, ha rivelato una mancanza di linee guida chiare per gli educatori. “Non ci sono istruzioni chiare su ciò che possono o non possono fare”, ha detto. Schwendimann ha sottolineato l’urgente necessità di formazione per insegnanti
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