Mini call veloce, il flop in certe province colpa del basso stipendio del docente: 1.350 euro al mese a Modena non coprono neanche l’affitto
In generale, l’immissione in ruolo non si rifiuta mai: allora c’è da chiedersi come mai in diverse province italiane la mini call veloce, ovvero la chiamata diretta per le immissioni in ruolo, conclusasi venerdì 9 agosto, ha riscosso poche adesioni. Tanti docenti precari inseriti nelle Gps Sostegno non se la sono sentita, evidentemente, di abbandonare l’ordinario, seppure svolto come supplenti, per cambiare regione e rischiare di tornare a casa o riavvicinarsi alla famiglia chissà tra quanti anni. Tra le regioni che hanno riscosso poco interesse figura l’Emilia Romagna: a Bologna, ad esempio, sono “avanzati” 85 posti; a Reggio Emilia 60 e Parma 50 cattedre, sempre di sostegno. Il record di posti avanzati si è registrato però a Modena, dove l’Ufficio scolastico conta ben 83 cattedre di sostegno nelle scuole primarie della provincia, inizialmente destinate alle immissioni in ruolo tramite “chiamata veloce”. Nei prossimi giorni tutti questi posti