La scuola giacobina privilegia i benestanti: con “La scuola a due velocità”, Jean-Paul Brighelli contesta l’idea di Scuola veicolata da Macron

Nel 2005 aveva realizzato un boom di vendite e di consensi con il suo saggio “La fabbrica del cretino”, in cui decretava il fallimento del sistema educativo e la sua morte programmata; oggi viene fuori con un altro saggio ugualmente dirompente e divisivo, “La scuola a due velocità”, in cui tenta di dimostrare che nulla è cambiato rispetto al passato e che ancora adesso esistono le scuole di serie A e quelle di serie B. Parliamo di Jean-Paul Brighelli, docente e saggista, da sempre apertamente schierato politicamente a sinistra e fiero oppositore di Emmanuel Macron, la cui ultima intervista al settimanale Le Point sulla sua idea di Scuola – pubblicata in questi giorni – sta facendo versare in Francia fiumi di inchiostro e di parole: espressioni come “l’autorità dei saperi e dei docenti”, le critiche nei confronti di un certo “pedagogismo contrario all’idea di trasmissione” rivelano un’idea

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