Assegnazione docenti alle classi, una procedura delicata che crea ogni anno contenzioso. E se tale scelta fosse fatta da un algoritmo?
All’inizio di ogni anno scolastico c’è una procedura che in tutte le scuola crea polemiche e anche contenzioso: si tratta dell’assegnazione dei docenti alle classi, scelta fatta dai dirigenti scolastici. Questa procedura produce polemiche, malumori e contenziosi davanti al giudice del lavoro. A volte si fanno delle scelte non rispettando criteri come la continuità didattica o come l’anzianità del servizio accumulata sulla disciplina. Non di rado si trovano casi di docenti di ruolo e di lungo corso confinati in cattedre di potenziamento e magari docenti precari inseriti in cattedre di tutto rispetto. Questa è una questione annosa che è stata introdotta dall’art.25 del d.lgs. 165/2001 e l’aspetto dell’assegnazione dei docenti alle classi è stato abrogato dalla contrattazione con il d.lgs.150/2009. In buona sostanza l’assegnazione del docente alle classi è una procedura fatta manualmente dal dirigente scolastico sulla base di alcuni criteri stabiliti e deliberati in Consiglio di