Decreto Caivano, pene più severe ok ma non basta. Rusconi (Anp): scuole aperte fino a sera, ma i prof non sono psicologi o assistenti
Per contrastare l’ascesa di baby gang e violenze di ogni genere prodotte oggi dai giovani, con un crescendo di casi e di stupri, come accaduto di recente a Palermo e Caivano, il 7 settembre il Governo ha approvato un decreto contenente delle misure contro la criminalità giovanile, con sanzioni maggiori e preclusioni e per i minori sull’utilizzo dei telefoni cellulari, oltre che per i genitori che non fanno frequentare ai figli la scuola dell’obbligo (arriva il carcere fino a due anni).
Ma è utile inasprire le pene per i minori? Alla Tecnica della Scuola, Mario Rusconi, presidente Anp Roma, dice che “è necessario ma non basta: servono anche misure lungimiranti di tipo formativo”.
Per il ds romano “occorrono più docenti, psicologi e la collaborazione di istituzioni, come le Asl, che possano supportare il lavoro delle scuole. Nei territori serve che funzionino anche le biblioteche, spettacoli