Si torna in una scuola classista, gli studenti Uds coniano il simbolo della matita spezzata: proteste di piazza 20 ottobre e 17 novembre

Il ritorno a scuola, per l’avvio dell’anno scolastico 2023/24, non soddisfa almeno una parte degli studenti. Sostengono che si riparte con “carenze e le problematiche strutturali”: su uno striscione aperto il 10 settembre davanti al ministero dell’Istruzione del Merito, i giovani dell’Unione degli Studenti sognano una scuola “diversa e immaginata a partire dagli studenti”, quindi annunciano che il 20 ottobre e il 17 novembre saranno in piazza. Davanti ai messaggi è stata appoggiata “una matita spezzata, simbolo che la scuola immaginata dal ministro non è scuola”.

Bianca Chiesa, portavoce dell’Unione Degli Studenti, sostiene che “le ultime riforme di questo governo propongono un modello di scuola meritocratica, competitiva e aziendalizzata che non tiene conto delle condizioni di partenza di ciascuno”. In questo contesto, “i diritti degli studenti non sono né garantiti né riconosciuti al contrario vengono visti e narrati come accessori che vengono concessi agli studenti o conquiste

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