Docente interruppe spettacolo sulla Shoah, il caso è stato archiviato dalla Procura: “Negazionismo è reato solo se incita all’odio razziale”

Di redazione

Fece scalpore, lo scorso gennaio, il caso del docente che interruppe uno spettacolo teatrale sulla Shoah davanti a 200 studenti. Mentre l’attrice citava i numeri dello sterminio nazista, Marinelli ha urlato: “Questa non è la verità. Non è storia, ma ideologia. La verità è che 6 milioni di morti li ha avuti la Germania coi bombardamenti”.

Le reazioni furono immediate. Sospeso dall’insegnamento per cinque mesi, Marinelli venne indagato per propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale, etnica e religiosa. Tuttavia, le indagini, ora archiviate, hanno accertato che le sue parole erano estemporanee e non rientravano nella propaganda antisemita aggravata dal negazionismo.

Dalle testimonianze raccolte tra alcuni rappresentanti di classe maggiorenni, colleghi e preside dell’istituto, è stato appurato che il professore né a scuola, nei corridoi, né durante le lezioni abbia

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