Il caro vita spinge i prof a rifiutare le nomine

Ne abbiamo già parlato e scritto, ma con l’inizio della scuola il fenomeno diventa sempre più massiccio e diffuso.

Ora a sottolinearlo è addirittura Stefano Versari, il direttore dell’Ufficio scolastico regionale dell’Emilia-Romagna, in un’intervista all’AGI: il caro-vita spinge a rifiutare il posto fisso al Nord da parte di molti docenti. Spiega il dirigente: “Il dato percepito è che risulti proibitivo per gli insegnanti risiedere in Emilia per via dei costi. A Bologna, poi, c’è anche un problema di mancanza di alloggi”.

La prova arriva dalle cosiddette “call veloci”  con cui si può, qualora non ci sia posto nella propria provincia, si può presentare domanda per un’altra provincia dove ci sono posti liberi ma, secondo quanto rilevato dall’Usr “moltissimi preferiscono rimanere in supplenza che spostarsi nei centri metropolitani dell’Emilia-Romagna dove la vita è troppo cara, piuttosto conviene loro mantenere un incarico annuale vicino a casa”.

Lo stipendio base di un insegnante di prima nomina è di

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