Bullismo. Alunni sospesi e costretti a lavori utili, le famiglie fanno ricorso: “Misura assente nel regolamento della scuola”
Smartphone in classe
Una storia risalente al 2019 che ancora non si è conclusa. L’episodio al quale facciamo riferimento è un atto di bullismo, che ha visto come vittima una studentessa, ubriaca, appoggiata su un palo e “dipinta” dai compagni con i pennarelli nel corso di una assemblea d’istituto, azione ripresa da altri ragazzi con gli smartphone.
Provvedimento illegittimo?
Tutto ha avuto luogo, come riporta La Nazione, in un liceo di Pistoia. Sul posto sono dovute intervenire la polizia e la Digos. Nei confronti dei ragazzi sono stati presi dei provvedimenti disciplinari: nei guai sono finiti due studenti che sono stati sospesi dall’attività didattica per trenta giorni con obbligo di frequenza per svolgere lavori utili all’interno dell’istituto.
La punizione è stata subito contestata dalle famiglie dei ragazzi, che hanno fatto ricorso, contestando anche la validità della misura disciplinare che, sembra, non rientrasse nel regolamento della scuola, ma fosse stata inserita