I COBAS dicono NO ai diritti differenziati nella scuola e nella società
La corsa del ministro Calderoli per arrivare entro l’anno all’attuazione dell’Autonomia Differenziata con l’ordine del giorno approvato in Senato il 25 luglio, è stata frenata dalla raffica di emendamenti presentati, in tutto 557, che hanno fatto slittare la discussione in Commissione Affari Costituzionali. Il DDL prevede che i LEP (Livelli essenziali di prestazione, diritti da garantire ad ogni cittadino/a a prescindere dal luogo di residenza) siano definiti in base ai costi dei fabbisogni standard, con la conseguenza che essi andrebbero a cristallizzare i divari già esistenti tra le Regioni. Il dossier consegnato al Senato ha calcolato che, se venisse devoluta l’istruzione, servirebbero 4 miliardi per garantire il tempo pieno o le palestre in tutte le scuole. Tali servizi essenziali non sono garantiti in ampie aree del Paese: in Sicilia, ad esempio, solo il 10% dei bambini/e ha assicurato il tempo pieno contro il 50% dell’Emilia- Romagna. Il