Alloggi scolastici occupati dai “custodi”, l’affaire si allarga: centinaia di casi finiti sui tavoli di Prefetti e Ministero, c’è chi invoca l’autorità giudiziaria
Si sta allargando a macchia d’olio il caso degli alloggi dei custodi delle scuole occupati spesso da persone che non ne hanno titolo. La questione era esplosa un paio di settimane fa a Roma, a seguito dell’ennesima segnalazione fatta dalla stampa nazionale e di cui ci eravamo anche noi occupati.
Il Corriere della Sera ha stimato che vi siano centinaia di alloggi occupati abusivamente, riferendosi proprio alle abitazioni che un tempo erano legittimante assegnate ai custodi delle scuole. Con il tempo, però, questa figura professionale è sparita, sostituita progressivamente da quella del collaboratore scolastico al quale, contrattualmente, non spetta l’uso dell’alloggio. Ancora oggi, vi sarebbero 500 vecchie “custodie” occupate solo nella capitale. E tutte le amministrazioni comunali che si sono succedute negli anni hanno tentano, invano, di ottenere la restituzione dei locali.
In diversi casi queste abitazioni non sarebbero utilizzate neppure dagli ex collaboratori scolastici (molti sono