Violenza a scuola, alunno spara in classe con la pistola giocattolo e colpisce un docente. La preside: “Sarà punito, certe cose non devono accadere”

Di redazione

Un episodio di violenza ha scosso un istituto scolastico di Bari, dove un docente è stato colpito da una pistola giocattolo.

Un alunno avrebbe sottratto la pistola, che aveva portato a scuola un suo compagno di classe e avrebbe sparato al docente, colpendolo al petto nel momento in cui entrava in aula per il cambio dell’ora. Fortunatamente non ci sarebbero state conseguenze per l’insegnante, se non un forte bruciore al torace. Il professore, però, si è sentito poco bene a causa dello spavento.

La vicenda fa eco a un incidente analogo avvenuto a Rovigo, quando alcuni studenti spararono pallini di gomma contro una professoressa di Scienze, pubblicando in seguito il video online in segno di derisione.

La violenza sugli insegnanti, purtroppo, non è nuova e l’episodio di Bari rievoca il triste evento di

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Di redazione

Un episodio di violenza ha scosso un istituto scolastico di Bari, dove un docente è stato colpito da una pistola giocattolo.

Un alunno avrebbe sottratto la pistola, che aveva portato a scuola un suo compagno di classe e avrebbe sparato al docente, colpendolo al petto nel momento in cui entrava in aula per il cambio dell’ora. Fortunatamente non ci sarebbero state conseguenze per l’insegnante, se non un forte bruciore al torace. Il professore, però, si è sentito poco bene a causa dello spavento.
La vicenda fa eco a un incidente analogo avvenuto a Rovigo, quando alcuni studenti spararono pallini di gomma contro una professoressa di Scienze, pubblicando in seguito il video online in segno di derisione.
La violenza sugli insegnanti, purtroppo, non è nuova e l’episodio di Bari rievoca il triste evento di Rovigo, mettendo in luce una problematica che sembra non trovare soluzione.
“Sono profondamente dispiaciuto per l’atto violento subito dal docente – ha commentato Davide Picci, coordinatore provinciale di SBAM Bari -. La violenza non ha mai giustificazione e condanno fermamente questo gesto. La solidarietà è essenziale in momenti come questi, poiché gesti simili non devono assolutamente passare inosservati. I ragazzi, come i professori, non devono mai essere lasciati in balia della maleducazione e dell’omertà se è nella scuola del buonsenso e del merito quella in cui crediamo”.
Per lo studente, con ogni probabilità, ci saranno conseguenze dal punto di vista disciplinare, perché a quanto pare il professore non sporgerà denuncia.
“L’azione messa in atto dallo studente – spiega la preside a Tele Bari – sarà punita con il massimo delle misure previste dal Ministero. Certe cose non devono accadere”.

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Spararono alla docente con pallini di gomma, cambia il voto in condotta per i due studenti: avranno 7 e 6, ma saranno promossi

Di Andrea Carlino

L’istituto “Viola Marchesini” di Rovigo ha rivisto il voto di condotta dei due studenti, dopo l’invito del Ministero a rivedere quanto deciso nei giorni scorsi. La decisione è arrivata dopo una riunione straordinaria del consiglio di classe convocata dalla preside Isabella Sgarbi.

Il caso, che ha creato scalpore, riguarda un episodio in cui uno studente ha sparato pallini di gomma con una pistola giocattolo all’insegnante di scienze, mentre un suo compagno quindicenne riprendeva l’incidente con il suo smartphone per poi diffonderlo online.
Il primo studente, descritto come un modello di comportamento, aveva ricevuto inizialmente un 9 in condotta, mentre il secondo studente aveva ottenuto un 8. La nuova decisione del consiglio di classe ha portato a un notevole cambiamento per entrambi gli studenti. Il primo si ritroverà ora con un 7 in condotta, e il suo compagno, colui che ha ripreso l’incidente, è stato promosso con un 6 in condotta. Questo rappresenta una media al ribasso tra il voto del primo quadrimestre (5 in condotta) e quello del secondo (8 e 9).
Nel complesso, la bocciatura, prevista nel caso di una insufficienza nel voto in condotta, è stata evitata per entrambi gli studenti.
In giornata, il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, aveva chiesto di rivedere le decisioni prese dalla scuola: “Visti gli esiti della relazione degli ispettori e considerata la non corretta applicazione del Dpr 122/2009 e del regolamento di istituto, ho avvertito l’esigenza di invitare la dirigente scolastica a riconvocare il consiglio di classe, al fine di riconsiderare in autotutela le decisioni prese”.
Poi, a margine del congresso organizzato da Confsal, Valditara aveva aggiunto: “Bisogna intervenire sul tema della condotta e delle sospensioni: non sono favorevole a lasciare a casa, a non fare nulla un ragazzo che si è comportato male, significa abbandonarlo a se stesso. Presenterò delle proposte in questa direzione per dare responsabilità, maturità, autorevolezza e perché serve rispetto verso i docenti. Ridare dignità ai docenti passa anche nel saper trovare la casa laddove il costo della vita è elevato: dobbiamo fare accordi con le Regioni per trovare appartamenti, gli stipendi dei docenti rischiano di essere inadeguati ad affrontare determinate realtà”.
“La decisione del Consiglio di classe di abbassare i voti in condotta degli studenti che spararono pallini di gomma contro la propria insegnante restituisce alla scuola il suo ruolo di comunità educante. I ragazzi hanno bisogno di qualcuno che faccia loro capire le responsabilità delle loro azioni: la scuola non è solo un luogo di studio, ma è soprattutto un posto di formazione umana e sociale“.
Lo dichiara il senatore e coordinatore veneto di Fratelli d’Italia Luca De Carlo.
“Il messaggio passato con questo provvedimento è chiaro: violenza, prevaricazione, bullismo e scherno non possono trovare spazio nelle nostre scuole”, aggiunge.

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