Studenti bulli sparano ai prof e menano i compagni, volontariato e corsi d’educazione civica obbligatori bastano per recuperarli? Il dubbio è lecito

Chi non si è mai sentito dire a scuola “mi fai copiare?”. Come si fa a dire no? Non tutti, però, la pensano così. E hanno tutto il diritto di opporsi. Quello che non può accadere è che il diniego faccia scattare il bullismo, come è accaduto a Cesena dove, appena fuori da scuola, una studentessa si è vista aggredire dalle tre-quattro compagne, mentre una di loro riprendeva tutto con lo smartphone.

Come fa pensare quanto accaduto a Bari, dove un docente di diritto ed economia, in servizio in un istituto tecnico, subito dopo essersi seduto in cattedra per svolgere la lezione, si è visto sparare da un allievo alcuni pallini di plastica. I protagonisti della “bravati” sono stati due compagni di classe: uno ha portato la pistola a scuola, l’altro l’ha utilizzata contro il prof.

L’insegnante non ha dubbi: anche questo è bullismo:

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