Firenze, classi pollaio a scuola materna: “La formazione scolastica non è allevamento”

I genitori manifestano contro le classi pollaio anche a scuola materna.

Accade a Firenze, all’esterno della scuola dell’infanzia “Don Minzioni” dell’Istituto comprensivo “Guicciardini”.

I genitori dei piccoli sono preoccupati perché, a causa del calo del numero di iscritti, nella scuola dei loro figli il prossimo anno ci saranno due sezioni in meno e quindi classi più numerose.

LE DIFFICOLTA’ NELLE CLASSI POLLAIO

Anche nelle scuole dell’infanzia, le cosiddette classi pollaio portano inevitabilmente a diverse  difficoltà.

In questo caso, la prima riguarda la corretta formazione e la didattica, che con numeri così alti di alunni non si potrebbero garantire.

Il secondo problema riguarda la sicurezza: in caso di incidenti o necessità particolari, a detta dei genitori i bambini non avrebbero facilmente modo di evacuare e le aule potrebbero diventare un pericolo.

Al momento, quindi, non ci sono spazi adeguati ad ospitare un numero alto di bambini assieme.

Su La Nazione si leggono le parole di una rappresentante di classe che afferma:

basta fare due semplici calcoli solo guardando le planimetrie della nostra scuola per capire che non ci sono proprio le condizioni per accogliere nelle aule 26 bambini.

Lo spazio previsto per ogni bambino, per legge, è di 1,8 metri quadrati e nella scuola dell’infanzia di Firenze questo spazio in una classe non lo si può garantire.

La formazione scolastica non è un allevamento“, riassumono i genitori su uno dei loro striscioni, e così lanciano un appello all’Ufficio scolastico regionale.

Chiedono che venga ripristinata almeno l’ottava sezione alla scuola dell’infanzia Don Minzoni.

Alla manifestazione hanno assistito anche alcune insegnanti e il presidente del Quartiere 5 Cristiano Balli. Quest’ultimo, spiega La Nazione, ha detto:

Sono qui perché questo è un problema che tocca il quartiere per il caso specifico e un problema vero che riguarda anche altre realtà. Alcuni genitori dei bambini li conosco personalmente quindi stamani, dopo l’invito che mi è stato rivolto, sono venuto per cercare di capire la questione, per ascoltare i temi posti e vedere se potevo essere utile“.

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