Dsga, un lavoro ingrato: 2 su 3 lascerebbero pure oggi, impegnati tutti i giorni senza sosta e orari, nemmeno il contratto piace
Super-impegnati, malpagati e spesso senza orario di lavoro per sopperire alla mancanza dei colleghi: è la triste realtà quotidiana dei Dsga della scuola italiana, lavoratori che alla lunga si demotivano e si ritrovano spesso a sperare nel pensionamento. Addirittura, due su tre sembrano sperare vivamente e senza mezzi termini nell’uscita immediata dal lavoro.
L’alta percentuale deriva da un questionario sulla valutazione dell’esperienza lavorativa nelle scuole italiane rivolto al personale Ata dai Dsga, Direttori dei servizi generali e amministrativi, e assistenti amministrativi facenti funzione: lo studio statistico, presentato a Roma, a Palazzo Baldassini, in occasione della tavola rotonda organizzata da Anquap, l’Associazione nazionale quadri delle amministrazioni pubbliche dal titolo “Autonomia, Governance, Dimensionamento e Personale delle scuole”.
L’associazione riferisce che le risposte alle domande, su un campione di 863 lavoratori, hanno evidenziato un grave e crescente malessere della categoria apicale. Il 41,20% ha espresso una valutazione negativa sulla propria