Nuove regole per l’organico dei docenti: posti comuni e posti di sostegno trasformati in “cattedre inclusive”; è la proposta di un gruppo di esperti

Se il progetto andrà in porto, i “posti disciplinari”, i “posti comuni” e i “posti di sostegno” potrebbero gradualmente trasformarsi tutti in “cattedre inclusive”.

L’idea iniziale è di alcuni grandi esperti della materia, Evelina Chiocca, presidente nazionale del CIIS, Raffaele Iosa, Ispettore che da sempre si occupa di disabilità, Dario Ianes, docente dell’Università di Bolzano e Paolo Fasce, Dirigente Scolastico dell’Istituto Nautico di Genova, che ha sperimentato la cattedra mista, e Massimo Nutini, ex dirigente del Comune di Prato e ora consulente dell’Anci. Ma altri stanno già aderendo.

La proposta è stata anticipata nella giornata odierna nel corso del convegno svoltosi a Moncalieri (TO) sul tema “Dalla diversità di qualcuno alla unicità di ciascuno”.

Ma di che cosa si tratta, di preciso?
“Non è una proposta facile – spiegano i promotori – perché richiede un salto culturale, oltre a un lungo percorso attuativo transitorio, che consentirà di rimettere

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