I 5 articoli per eleggere il premier della Terza Repubblica
“Abbiamo sulle nostre spalle una responsabilità storica, consolidare la democrazia dell’alternanza e accompagnare finalmente l’Italia nella Terza Repubblica”, aveva scritto la presidente Giorgia Meloni alla convention della Democrazia Cristiana di Gianfranco Rotondi, assumendosi ancora una volta la “maternità” di una riforma costituzionale storica e chiudendo nello stesso tempo la Seconda Repubblica nata da Tangentopoli.
L’ingresso nella “Terza Repubblica”, scrive il Corriere della Sera, dovrebbe avvenire grazie al disegno di legge in cinque articoli destinato ad approdare nel Consiglio dei ministri già venerdì.
L’opposizione Pd, per parola di Elly Schlein, ha già fatto sapere a Giorgia Meloni che non è disponibile a sostenere l’elezione diretta del premier, trattandosi di “ Un disegno spaventoso e sconclusionato”
In pratica nel ddl, su cui lavora Maria Elisabetta Alberti Casellati, il capo dello Stato conferisce l’incarico al premier eletto e mantiene il potere di nominare i ministri su indicazione del capo del governo, il quale non può revocarli.