Capretta uccisa, la difesa dei ragazzi: “Era già morta, presa a calci per divertimento”, ipotesi al vaglio degli inquirenti
Una pattuglia dei carabinieri
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Si parla ancora del caso della capretta presa a calci da alcuni ragazzi a fine agosto scorso in un agriturismo di Anagni, notizia che ha destato scalpore e ha sconvolto l’opinione pubblica, che si è interrogata in merito all’educazione e ai valori dei giovanissimi di oggi.
Come riporta Il Messaggero, i ragazzi indagati per l’uccisione della capretta negano di averla uccisa e affermano di averla presa a calci per divertimento solo dopo averla trovata già deceduta. Questa versione sarebbe stata confermata anche da alcuni testimoni. Alcuni infatti avrebbero dichiarato che la bestiola era stata trovata morta da alcuni clienti davanti all’agriturismo.
Il ristoratore ha mentito?
Il ristoratore avrebbe sempre sostenuto che la capretta all’arrivo dei ragazzi alla festa fosse ancora viva. La motivazione di questa omissione potrebbe essere riconducibile all’interesse del risarcimento del danno. Inoltre non sarebbe stato molto
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